tecniche e stile
Approfondisci la maestria e l’innovazione di Nino Ferrari nell’arte del cesello e dello sbalzo. Scopri le tecniche che hanno reso uniche le sue opere, unendo tradizione e modernità in un percorso artistico in continua evoluzione
Nino Ferrari lavorava principalmente con peltro, rame e argento, materiali che modellava con grande maestria
La sua conoscenza dei metalli e delle loro proprietà lo portò a sperimentare con varie tecniche di lavorazione, come la martellatura e la punzonatura, per ottenere effetti luminosi e texture particolari.
Ferrari utilizzava spesso la martellatura per creare superfici texturizzate che catturano la luce in modi unici. La punzonatura gli permetteva di aggiungere dettagli minuti e decorativi, aumentando la complessità visiva delle sue opere.
Un tratto distintivo del suo lavoro era la capacità di combinare diverse tecniche all’interno della stessa opera, creando pezzi unici che si distinguevano per la loro complessità e raffinatezza. Attraverso l’uso sapiente di queste tecniche, Nino Ferrari ha saputo creare opere che non solo rispecchiano le tendenze artistiche del suo tempo, ma che continuano a essere apprezzate per la loro qualità artigianale e il loro valore estetico.
Nino Ferrari era un maestro del cesello e dello sbalzo, due tecniche che richiedono grande precisione e abilità manuale.
Durante la sua carriera, Ferrari ha saputo adattare e combinare queste tecniche per realizzare opere che spaziano dal gusto tradizionale a quello modernista. La sua abilità nel cesello è evidente nei dettagli finissimi e nelle superfici riccamente decorate delle sue opere.
Sbalzo
Nello sbalzo, il metallo viene modellato spingendolo da dietro per creare forme in rilievo. Questo processo richiede una grande destrezza e una comprensione profonda del materiale per evitare rotture o deformazioni indesiderate.
Cesello
Il cesello consiste nel lavorare la superficie del metallo utilizzando piccoli utensili chiamati ceselli. Con questi strumenti, Ferrari creava rilievi e dettagli intricati, conferendo alle sue opere un aspetto raffinato e dettagliato.
Lo stile di Nino Ferrari è caratterizzato da una costante evoluzione, influenzata sia dalle tendenze artistiche del suo tempo che dalle richieste della sua clientela
La sua produzione può essere suddivisa in diverse fasi stilistiche.
Nelle prime fasi della sua carriera, Ferrari si dedicava alla creazione di opere che rispecchiavano un gusto eclettico e storicista, spesso richiesto dalla clientela borghese dell’epoca. Queste opere includevano elementi decorativi ispirati al Rinascimento, al Barocco e al Rococò, con l’uso di arabeschi, grottesche, mascheroni di satiri e nature morte.
Con il passare degli anni, Ferrari iniziò a sperimentare con lo stile Art Déco e il Modernismo. Le sue collaborazioni con architetti come Gio Ponti e Guido Frette lo portarono a sviluppare un linguaggio artistico più moderno e innovativo. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da forme geometriche, linee pulite e una decorazione più essenziale.
La partecipazione alle Triennali di Milano e ad altre esposizioni internazionali, come l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937, dimostra l’apertura di Ferrari alle influenze contemporanee. La sua collaborazione con Roberto Sebastián Matta, ad esempio, ha portato a una serie di opere che integrano elementi surrealisti con il suo stile distintivo.
Ferrari era noto per la sua capacità di soddisfare le richieste specifiche dei suoi clienti, realizzando opere su misura che combinavano tecniche tradizionali con design moderni. Questo approccio personalizzato gli permetteva di mantenere una produzione diversificata, capace di rispondere sia alle esigenze più conservatrici che a quelle più avanguardiste.